GIORNATA MONDIALE DEI POVERI 2022

Pubblicato giorno 10 novembre 2022 - Attività, Attualità, Caritas, Formazione, Gruppi, In home page, Mondo, Parrocchia

 

Accogliamo la prospettiva che CARITAS ITALIANA ha proposto per la prossima Giornata Mondiale dei Poveri.

Il dizionario ci racconta che il povero è «chi non dispone a sufficienza di quanto è necessario per vivere». Insomma, chi vive una condizione di povertà. Ma la povertà, aggravata dalla pandemia e dalla vicina guerra in Ucraina, non è solo di tipo economico: ha mille volti e mille cause come racconta l’ultimo Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale, L’anello debole. Ad esempio:

  • c’è una povertà ereditaria, che si trasmette di “padre in figlio”, per cui in Italia occorrono almeno cinque generazioni per una persona che nasce povera di raggiungere un reddito medio;
  • c’è una povertà educativa che riguarda i giovani del nostro Paese, fra i quali solo l’8% con i genitori senza titoli di studio superiori riesce a laurearsi.

Il 13 novembre sarà la VI Giornata Mondiale dei Poveri (leggi il messaggio di papa Francesco) ed è una sana provocazione, come dice papa Francesco, «per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente». E lo faremo insieme, a partire dalle parole del Santo Padre, da oggi fino al 13 novembre: per riflettere sul nostro agire e sul nostro essere Caritas.

Lo slogan della nostra MINICAMPAGNA CARITAS è Nella relazione, la libertà: perché è nell’incontro, nella relazione con l’altro che abbiamo la possibilità di liberarci e di liberare, sia dalle povertà che ci soffocano, sia dalle vulnerabilità che rendono difficile la vita di chi soffre. Vuoi partecipare alla campagna per la Giornata Mondiale dei Poveri? Ecco cosa puoi fare:

:: Scarica e utilizza per i tuoi social le copertine Facebook e Twitter con lo slogan della campagna;
:: Seguici e rilancia i post che si susseguiranno sui canali social di Caritas Italiana;
:: Taggaci nelle iniziative previste per la Giornata Mondiale dei Poveri nella tua Caritas!

«Se vogliamo che la vita vinca sulla morte e la dignità sia riscattata dall’ingiustizia, la strada è la sua: è seguire la povertà di Gesù Cristo, condividendo la vita per amore, spezzando il pane della propria esistenza con i fratelli e le sorelle, a partire dagli ultimi, da quanti mancano del necessario, perché sia fatta uguaglianza, i poveri siano liberati dalla miseria e i ricchi dalla vanità, entrambe senza speranza» (papa Francesco, Messaggio per la VI Giornata Mondiale dei Poveri, 13 novembre 2022).

 

Scarica e leggi IL MESSAGGIO di papa Francesco

Il Papa, a partire dalla tragica attualità del conflitto in Ucraina, dall’insensatezza della guerra più volte definita dal Santo Padre “una pazzia”, individua tre percorsi per vivere la solidarietà responsabile.

  1. Il primo è quello di rifiutare ogni forma di «rilassatezza che porta ad assumere comportamenti non coerenti» e dice che questo «è un tema che ritorna spesso nel magistero del Papa perché è una condizione culturale frutto di un esasperato secolarismo che rinchiude le persone all’interno di una muraglia cinese senza più senso di responsabilità sociale, con l’illusione di vivere un’esistenza felice ma di fatto effimera e senza fondamento».
  2. Il secondo percorso è quello di assumere la solidarietà come forma di impegno sociale e cristiano: «La solidarietà è proprio questo: condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra. Più cresce il senso della comunità e della comunione come stile di vita e maggiormente si sviluppa la solidarietà…». Molti Paesi negli ultimi decenni, afferma il presule, hanno fatto progressi grazie a politiche familiari e progetti sociali, è giunto quindi il momento della condivisione di questo «patrimonio di sicurezza e stabilità», perché nessuno abbia a trovarsi nell’indigenza. Centrale in questo spirito di condivisione il valore che si dà al denaro e l’uso che se ne vuole fare.
  3. Il terzo passaggio è la proposta contenuta nel titolo di questa VI Giornata Mondiale dei Poveri. È tratto dalla Seconda Lettera di Paolo ai cristiani di Corinto: «Gesù Cristo si è fatto povero per voi». Il contesto della Lettera dell’Apostolo è quello della raccolta di fondi per sostenere i poveri della comunità di Gerusalemme. Ieri come oggi è importante dare continuità alla generosità. «La solidarietà, in effetti, è proprio questo – prosegue papa Francesco nel messaggio – condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra. Più cresce il senso della comunità e della comunione come stile di vita e maggiormente si sviluppa la solidarietà […]. Come membri della società civile, manteniamo vivo il richiamo ai valori di libertà, responsabilità, fratellanza e solidarietà. E come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire».